
“Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne.”
Antonio Fogazzaro – Piccolo mondo antico
Antonio Fogazzaro non è oggi uno dei più letti scrittori nel nostro paese, per quasi tutti noi cittadini dello stivale (ed io non faccio eccezione) la conoscenza della sua opera è confinata agli anni dei nostri studi. Ma penso sia stata soprattutto la mia passione per la storia a spingermi qui, quando ho scoperto che il Fondo Ambiente Italiano, aveva restaurato e aperto al pubblico la Villa dello scrittore a Oria Valsolda, sul lato italiano del Ceresio: il Lago di Lugano.
Questo angolo della nostra regione, la Lombardia, è un po’ isolato e forse anche negletto: sono in molti a pensare che il lago di Lugano, il Ceresio, sia “cosa” Svizzera. Invece questa bella lingua d’acqua dolce, regalo delle ere glaciali, è diviso tra entrambi i paesi: cittadine come Porto Ceresio, Porlezza ed anche Valsolda, appartengono alla nostra Italia.











Se doveste decidere di visitare questa villa del FAI, può essere che le solerti e preparate guide di Villa Fogazzaro-Roi, oltre del grande scrittore risorgimentale, vi parlino anche di un pittore nato in questi luoghi, e da qui partito alla volta di Vienna e di altri territori dell’impero Austroungarico: Paolo Pagani.
Purtroppo il giorno della mia visita ad Oria Valsolda, non ho avuto materialmente il tempo per visitare l’abitato di Castello e visitare la Chiesa di San Martino, che contiene dei suoi affreschi, oppure di visitare il museo Casa Pagani, sempre a Castello: un buon motivo per tornare un giorno da queste parti.
Come arrivare
La via più rapida per raggiungere Oria Valsolda passa per Lugano e il sud del Canton Ticino. In auto da Milano si prende l’autostrada A9 fino a Chiasso-Brogeda e si prosegue sulla A2 svizzera, pagando il bollo autostradale di 40CHF, fino a Lugano Sud e qui si segue il lago fino alla dogana di Gandria, e subito dopo la dogana, entrati in territorio italiano, arriviamo a Oria Valsolda.
Si può anche evitare di pagare il bollo autostradale, uscendo dalla A9 a Como-Monte Olimpino ed entrando in territorio elvetico alla dogana di Ponte Chiasso. Una volta a Chiasso, si prosegue verso Lugano percorrendo la strada nazionale N2, una volta giunti a Paradiso si segue il lungolago fino alla dogana di Gandria e poi si arriva a Oria Valsolda. Ovviamente questa seconda soluzione implica un maggiore tempo di percorrenza, secondo Google Maps 15 minuti in più, ma a parer mio questa stima è un po’ generosa.
La villa Fogazzaro-Roi può essere raggiunta anche con i mezzi pubblici, io non ci ho mai provato, vi lascio il link del sito Muoversi in Lombardia o dell’app Moovit, dove potete calcolare il percorso.
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