Kaysersberg – Alsazia

Quando io e mia moglie siamo arrivati questa volta in Alsazia, in compagnia di una copia di nostri amici, ci siamo quasi sentiti in colpa: i nostri amici erano così desiderosi di vedere la Francia, e in risposta alle loro aspirazioni, noi li abbiamo portati proprio qui, in una sorta di Germania dove tutti parlano francese.
L’Alsazia però ha un grande fascino, un fascino che oltre ad aver conquistato legioni di cartoonists americani e nipponici, ha anche conquistato i nostri amici: le case a graticcio, il paesaggio costellato di sconfinati vitigni e i contrafforti dei Vosgi con i loro castelli, non potevano fare a meno di affascinare una giovane coppia animata da una sanissima curiosità e tanta voglia di scoperta.
Da queste pagine vorrei parlarvi oggi di Kaysersberg, uno dei più famosi villaggi del dipartimento n° 68 (Haut-Rhin) del paese dei nostri cugini transalpini, dell’Hexagone, come loro talvolta chiamano il loro bel paese.

Appena entrati in paese, notiamo subito la Mairie, costruita con la caratteristica pietra rossa dei Vosgi.
Ma già sulla Grand Rue, oggi Rue du Général De Gaulle, si comincia a respirare l’Alsazia più proverbiale.
Semplicemente Alsazia allo stato puro!
La presenza del fiume Weiss, aggiunge grande fascino al centro storico di questa cittadina.
Il gres rosso dei Vosgi la fa da padrone anche nella costruzione del Pont Fortifié

L’Alsazia non è poi così lontana da Milano, la città di Colmar, che noi abbiamo eletto come nostra base, non è poi così lontana dalle nostre case: sono più o meno 400 km. Ed io in questa terra ritornerò sicuramente, tanto è dagli anni ’90 che non perdo occasione di passare da queste parti. In questa mia ennesima visita, ho approfittato per raccogliere informazioni per la pianificazione della mia prossima venuta nell’Alto Reno: una escursione stavolta “Slow”, con lunga camminata attraversi i vigneti, partendo proprio da Kaysersberg ed arrivando magari fino a a Châtenois, cittadina situata vicino a Sélestat, “sconfinando” nel dipartimento numero 67 (Bas-Rhin).
Sono fermamente intenzionato a fare questa lunga camminata, e quando la realizzerò, ve ne parlerò da queste pagine.

Come arrivare

Come già vi accennavo, arrivare in Alsazia è abbastanza comodo sia in auto che con i mezzi pubblici. Da Milano si raggiunge comodamente la frontiera elvetica con l’A9 e poi in Svizzera si utilizza la A2 che da Chiasso arriva direttamente a Basilea, percorrendo il lungo tunnel del San Gottardo, vi ricordo che è necessario acquistare la vignetta autostradale che potete acquistare anche in frontiera al prezzo di 40CHF. Una volta arrivati a Basilea, si seguono le indicazioni per Mulhouse (F), e subito l’Alsazia si apre ai nostri occhi non appena varcata la frontiera Franco-Svizzera, anche se per l’Alsazia fiabesca bisogna ancora avere qualche chilometro di pazienza.
È comunque comodo raggiungere l’Alsazia anche con i mezzi pubblici. Sono diverse le possibilità di raggiungere in treno, da Milano, la stazione di Basilea SBB-CFF-FFS, da qui ci si sposta nella sezione francese della stazione (SNCF) e da qui agevolmente si raggiungono le tre principali città alsaziane, insieme a tutte le località che possiedono una stazione ferroviaria. Per sfruttare appieno il sistema di trasporti pubblici della regione Grand-Est, io vi consiglio di scaricare l’app Fluo Grand EST sul vostro cellulare.
L’Alsazia si può raggiungere anche con l’aereo, i due aeroporti di riferimento per la regione sono quello di Strasburgo e l’Euroairport di Basilea-Mulhouse, situato proprio sulla frontiera Franco-Elvetica.

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Comments (

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  1. Giuseppe Grifeo

    Ma che meraviglia! Mi conservo questa meta 👍🏻😜

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